Djerba e la magnifica spiaggia di Sidi Mehrez (Tunisia)

Un piccolo, impercettibile gesto basta a far salire il prezzo della merce nel bel mezzo dell’ “asta”. Pare inverosimile, ma il silenzio regna sovrano durante la vendita del pesce che ogni mattina si svolge al mercato di Houmt-Souk, dove i pesci più spettacolari sembrano perdersi tra le mille tele colorate, le collane berbere e le ceramiche bianche e rosse. In attesa, sul lungomare, le piccole imbarcazioni che collegano il capoluogo di Djerba alla penisola di Ras Rmel. Ricordano le barche pirata del corsaro turco Aruj Barbarossa, che proprio qui fece erigere una torre di teschi a dimostrare la sua tirannia. Le imbarcazioni si dirigono a Ras Rmel, fiancheggiate lungo tutto il tragitto, da delfini, che tutto sembrano tranne pericolosi pirati! La penisola accoglie le imbarcazioni, ben sapendo che tutti si dirigeranno alla splendida spiaggia di Sidi Mehrez: una mezzaluna dorata adagiata su un mare cristallino.

Non ci sono cartelli che la indicano, ma solo fenicotteri rosa a dare il benvenuto: la spiaggia ha innamorato molti turisti, anche famosi, tra cui Flaubert, che definì la sabbia dorata di Sidi Mehrez più bella di quella di Tunisi. Il sole qui è generoso, il mare calmo, la brezza delicata: un vento dell’est che arriva d’estate come un regalo. Flaubert disse: “Djerba è un’isola coperta di polvere d’oro. La vegetazione, la fauna, gli alberi di limoni alti come cedri…l’aria qui è così dolce che stanca persino morire”. Un’aria che invita ad abbandonarsi all’ombra delle palme, che proteggono Sidi Mehrez.

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Fino agli anni ’50 gli abitanti di Djerba non erano abituati a frequentare la spiaggia se non durante il pellegrinaggio di visita ai marabutti (i santi protettori e le loro tombe), ma l’arrivo sull’isola delle prime imprese turistiche ed il susseguente sviluppo turistico degli anni ’60, convertirono Sidi Mehrez in una delle mete più sofisticate e rilassanti di un’isola in cui ulivi e moschee (oltre cento) ricoprono la maggior parte del paesaggio interiore. “Benvenuti al paese dei contrasti”, salutano i commercianti locali. Ed è vero: Djerba è una terra di contrasti. Il centro e i dintorni hanno un’aria austera, che diventa più esuberante e libera man mano che ci si avvicina al mare, il vero tesoro dell’isola…anche se c’è chi al relax e alla calma preferisce godersi il mare dal surf, lo sport acquatico più praticato a Djerba.

Djerba è però anche miti e leggende: come quella di un gruppo di Ebrei, che nonostante stesse scappando alla furia omicida di Nabucodonosor, riuscì a costruire la Sinagoga di La Ghriba, o come il mistero e l’atmosfera dal sapore antico che si respirano nella cittadina cartaginese di Meninx.

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Come arrivare

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Dove alloggiare

Hasdrubal Thalassa SPA (www.hasdrubal-thalassa.com): che offre agli ospiti, oltre alla SPA, un campo da golf ed un casinò, il tutto in un ambiente decorato nel più puro stile arabo. Giardini lussureggianti, piscina ed hammam completano l’offerta di questo hotel unico per posizione ed offerta.

Radisson Blue Resort (www.radissonblu.com): la sua bianca silhouette lo fa sembrare una moschea più che un hotel. Le camere si affacciano sul mare e le suites dispongono di splendide terrazze private. Dispone anche di un ristorante che propone tipica cucina tunisina, con un tocco avanguardista.

Djerba Plaza Thalasso & SPA (www.djerbaplaza.com): l’acqua del centro termale proviene direttamente dal mare, e l’hammam sembra uscito da uno dei racconti de “Le mille e una notte”.