Gaeta: cosa vedere durante una vacanza

Una delle più belle e sorprendenti città del litorale laziale: questa è Gaeta. Una città dal fascino decadente e della bellezza un po’ indolente. Non si può non sentire un certo sconcerto nel vedere quanti palazzi, dalla straordinaria bellezza architettonica, siano lasciati vuoti; e non pensare che con un’altra politica e un’altra mentalità Gaeta potrebbe diventare forse la più bella località turistica di tutto il Tirreno.

Potenzialmente ricca di tutto ciò che ne potrebbe fare un gioiello anche dal punto di vista della ricezione ma anche di elementi che, crediamo, cambierebbero di molto la qualità della vita dei suoi abitanti. Eppure, nonostante questo, Gaeta cattura e resta negli occhi e nel cuore: il suo meraviglioso centro storico, il suo porto, la parte così detta popolare davanti ai cantieri nautici, con le sue case dalle tipiche facciate ad archi, le botteghe, le insegne un po’ scrostate e questa aria di sud che si respira ad ogni angolo. Banchi che vendono pesce fresco e frutta fino a tarda sera ci ricordano che qui il Mediterraneo è un modo di vivere. Siamo a soli 90 km da Napoli e anche il dialetto non è più quello laziale ma ha il suono e la musicalità di quello partenopeo.

Rispetto alla vicina Sperlonga, gioiello curato e coccolato anche dalla sua amministrazione pubblica, Gaeta si presenta più spettinata ma davvero incredibilmente bella e affascinante, con la sua storia ma anche con i suoi locali, poco appariscenti, alcuni davvero alternativi e altri con il sapore delle cose che non esistono più.

Ora siamo in provincia di Latina ma, fino al 1927 Gaeta, come Sperlonga, faceva parte della provincia di Terra del lavoro, eredità del Regno di Sicilia. Sebbene le prime tracce abitative risalgano all’VIII secolo fu l’influenza di Roma, iniziata attorno al IV secolo a.C. a dare nuova vita a Gaeta che divenne, già allora, una località di vacanza per i ricchi romani. La via Flacca, bellissima strada ancora esistente, fu costruita proprio in quei secoli lontani per facilitare gli spostamenti con Roma. La caduta poi dell’Impero Romano d’Occidente fu seguita da un periodo difficile per la città in cui a farla da padrone furono soprattutto le invasioni saracene. Ma Gaeta poteva contare su una posizione meno esposta di altre che la portò a fortificarsi e a circondarsi di mura sulle pendici del Monte Orlando. Nel IX secolo nacque il Ducato di Gaeta che, nell’arco della sua vit godette di una quasi totale autonomia all’interno dell’Impero Romano d’Oriente. La città conobbe poi periodi di prosperità sotto il regno angioino e poi con Alfonso d’Aragona quando divenne base per partire alla conquista del Regno di Napoli. Ulteriori cambiamenti e sviluppi urbanistici ed economici Gaeta li conobbe con la dominazione spagnola.

Nella metà del 1700 Gaeta fu conquistata da Carlo III di Borbone, dinastia destinata ad avere una notevole importanza nella storia della città, fino a quando cessò di esistere il Regno delle Due Sicilie.

Gaeta è una città ricca di storia, testimoniata da edifici religiosi soprattutto, che ne conservano tracce anche di bellezza architettonica. Da vedere la Cattedrale dei Santi Erasmo e Marciano, ricostruita poi dopo il 1231 quando fu distrutta da un devastante terremoto. Gioiello della chiesa è il suo campanile che svetta inalterato dal XII secolo con il suo meraviglioso stile arabo moresco.

Da non perdere il Tempio di San Francesco, in stile neo gotico con una facciata ornata da un bellissimo portale. Fondato invece nel 1320 il Santuario della Santissima Annunziata e in seguito restaurato. Importantissimo anche per i codici di musica sacra conservati al suo interno. Un vero gioiello è la chiesa di San Giovanni a Mare con la sua cupola in stile arabo e il pavimento inclinato per facilitare il deflusso dell’acqua di mare che, durante le alte maree entrava nell’edificio. Tra i più famosi al mondo il Santuario della Montagna Spaccata, edificato su una fenditura che arriva fino alla celeberrima Grotta del Turco. Questo è un luogo leggendario che si vuole nato nel momento in cui mori Gesù Cristo.

Ma Gaeta non è solo storia: siamo nel Parco Regionale Riviera di Ulisse per cui anche le spiagge rappresentano dei veri e propri gioielli. Tra le più famose la spiaggia di Serapo con sabbia sottilissima ed un mare cristallino. Da vedere la piccola spiaggia di sabbia bianca chiamata Spiaggia dell’Arianna posta tra il promontorio di Gaeta e il famoso San Felice Circeo.

Il tratto di strada che collega Gaeta a Sperlonga, oltre che regalare scorci di costa indimenticabili è anche costellato da furgoni attrezzati che vendono prodotti locali, mozzarelle di bufala, olive di Gaeta, pomodorini secchi e altre prelibatezze che vi consigliamo di provare.